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Siamo uomini che dedicano la propria vita al Signore Gesù Cristo e al suo regno.
L’intenzione che ci guida è approfondire in noi stessi il dono del battesimo con voti di povertà, castità nel celibato ed obbedienza secondo la tradizione della Chiesa cattolica per seguire il Signore in risposta alla sua chiamata. Ciascuno di noi realizza questa sequela nella propria vita, tra noi vi sono studenti, operai, professionisti, impiegati, commercianti e pensionati. Il personale impegno di vita cristiana anima il nostro condividere la vita degli uomini e delle donne del nostro ambiente. Costituiamo una comunità, ma non viviamo insieme. Non abbiamo uniformi né distintivi. Non abbiamo opere comuni né produttive, né commerciali, né assistenziali e neanche di evangelizzazione o di testimonianza.
La nostra comunità è per ciascuno di noi un luogo di formazione, di nutrimento spirituale e di verifica del cammino di ciascuno.

Il nome

Il regno è centrale nella nostra spiritualità. Seguiamo Gesù Cristo, il Re crocifisso, il suo non è un regno territoriale e di potere. Non è un regno di legioni armate, né di spade o altre armi, non di imposizioni materiali o spirituali.
Dio regna quando si cerca e si compie la sua volontà. Quando si realizza il disegno che Egli ha per ciascuno di noi, di riportare col nostro aiuto tutte le cose a Cristo.

La spiritualità

Intendiamo vivere da cristiani nel mondo e nella società nella quale siamo nati ma, senza ulteriori etichette.
Ci riconosciamo decisamente nelle parole del Concilio Vaticano II: “Per loro vocazione è proprio dei laici cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio. Vivono nel secolo, cioè implicati in tutti i diversi doveri e lavori del mondo e nelle ordinarie condizioni della vita familiare e sociale, di cui la loro esistenza è come intessuta”.
La nostra quindi si potrebbe chiamare spiritualità del mondo e della storia.
La nostra preghiera personale si nutre della Parola di Dio e dell’Eucaristia ed è vissuta nella Chiesa. Alla preghiera dedichiamo un congruo tempo quotidiano.
Le nostre attività sono vissute come dono e come offerta inserite nell’Eucarestia e da essa animate.
La nostra consacrazione è strettamente congiunta con la nostra secolarità.
I voti che pronunciamo e che cerchiamo di vivere costituiscono un supporto ed un aiuto per rendere unitaria la nostra vita.

La nostra storia

Nasciamo negli anni ’30 del secolo scorso, dal desiderio di Giuseppe Lazzati ed altri dieci amici di vivere questa forma di vita.
Volevano essere nel mondo e nella società lievito e sale secondo il Vangelo, persone totalmente dedicate al Signore rimanendo inseriti nel mondo e assumendo, ciascuno secondo la sua personale vocazione, la responsabilità della crescita e dello sviluppo del mondo secondo Dio.
Le occupazioni terrene come il lavoro, l’impegno sociale, politico, sindacale rappresentavano per loro gli ambiti caratterizzanti la loro risposta alla chiamata del Signore. Sentivano fortemente di essere chiesa e di partecipare, da laici, alla missione della Chiesa.
L’allora arcivescovo di Milano, beato Ildefonso Schuster, li incoraggiò ed aiutò a trovare la modalità anche giuridica di costituire la comunità da loro sognata. Nel 1952 con un suo decreto eresse canonicamente l’Istituto Secolare “Milites Christi”, come si chiamò all’inizio la piccola società. Questa, che successivamente aveva scelto come nome “Cristo Re”, venne poi riconosciuta dal Papa Paolo VI nel 1963, divenendo così Istituto Secolare di Diritto Pontificio.

La diffusione

Attualmente (maggio 2023) fanno parte dell’Istituto 104 membri, in Italia (70), in Polonia (15) gli altri in India, Congo (R.D.), Uganda, Cina, New Zealand, Ghana e Venezuela.
Siamo organizzati in Comunità ognuna delle quali ha un presidente e l’insieme dell’Istituto è governato dal Presidente generale e dal Consiglio che viene eletto ogni cinque anni dal Congresso dell’Istituto.

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